Autori
Sergio Fedele
POLVERE DI MATITA
Disegni di Seurat: la figura è evocata mediante l'enfasi della sua assenza: eco di luce e oscurità.
Anton Webern, sintesi formale e "storica". La musica si libera del suo pregiudizio, il silenzio,
e lo assimila a sé.
Teologia negativa: il logos trama la sua finale tragica inadeguatezza. Damascio dice che il suo limite (πέρας) è un silenzio imbarazzato ( o impotente: σιγή άμήχανος).
Non appuntiamo lo sguardo solo sulla presunta figura, vaghiamo sull'intero foglio, è un'arte aperta
(è il muro che ricorda Leonardo in cui vedeva battaglie, naufragi, tempeste") a volte i confini si fanno labili,
inconsistenti, l'intervento demiurgico si confonde a quell' inferno di atomi visibili.
Chi guarda deve giocare lo stesso gioco dell'artefice, non rimanere intrappolato, tramare con lui.