Autori
Florence Sicre
LA BIBLIOTECA DI ALESSANDRIA
Dopo la distruzione della biblioteca di Alessandria, generati dalla memoria, i libri sono stati scritti
per trasmetterne il contenuto. Nel XVIII secolo, nell'intenzione di ordinareil mondo, Diderot e
D'Alambert ne ricomposero un capitolo.
Nella biblioteca di Alessandria, che ci è sconosciuta, sono iscritti anche i segni elementari e i segni
complessi da cui derivano tutte le forme, poiché il Dio il cui oracolo è a Delfi non dice né nasconde
ma parla in segni.
Oggi, quando la distanza è divenuta così grande, l'artista fa il salto nel buio, (nel nero) nel mito: si
propone di risolvere l'enigma teso da Apollo attraverso il suo oracolo. In questo luogo ha posto
l'arte di cui è la mano. Egli si è collocato alle spalle della pittura, prima ch'essa divenisse cultura,
molto prima di Giotto e di Piero, quando i segni erano indecifrabili e il colore non esisteva.
Da questo centro di ogni osservazione, egli ridisegna l'universo: la linea che divide la luce
dall'ombra, il punto, la metafora, Velazquez, il silenzio; e progressivamente si avvicina a noi.
Durante gli anni si crea un'opera vasta e indicibile: Opera su Libri ne è la forma comprensibile, manifesta.
Attraverso essa, l'artista trascrive un frammento della biblioteca di Alessandria.