Appare come impronta dal contatto di una forma preordinata con SmaltoNero fresco, nel 1979.
Si declina in diverse dimensioni e tecniche: Matita, Incisione, Inchiostro, Polvere di Matita, fino a sintetizzarsi in emblema unilineare, logo, timbro e marchio dell’artista.
La varietà delle sue manifestazioni successive porta la Figura ad occupare luoghi estrapittorici, a collocarsi nello spazio tridimensionale del Labirinto, formalizzarsi in Omphalos e sconfinare nella dimensione del suono.
Si frantuma in Polveri, diventa oggetto di installazioni temporanee.
Con il conio di Moneta e la realizzazione di Gioielli, l’effige della Figura diviene oggetto di avvenenza e assume la connotazione di simbolo, di immagine unificante, quasi un etimo dell’opera.
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